Da tempo si parla di EBook, ed ormai anche il mondo dell'editoria non li vede più come "fumo negli occhi"
La crescita dell'editoria digitale , anche se lenta, è inarrestabile. 1,5 milioni di euro di fatturato, 390 mila e-reader disponibili
Appurato che la "carta digitale" non spaventa più, un discorso a parte si deve fare sul dispositivo e sul tipo di "inchiostro".
Fondamentalmente ci sono 2 tipi di dispositivi: gli schermi "attivi" dei tablet (LCD e varie evoluzioni) e gli schermi "passivi" del Kindle e derivati.
La differenza sostanziale è nell'utilizzo o meno del'e-Ink
La carta elettronica (ingl. electronic paper), conosciuta anche come e-ink o e-paper, è una tecnologia di display progettata per imitare l'aspetto dell'inchiostro su un normale foglio. A differenza di un normale schermo, che usa una luce posteriore al display per illuminare i pixel, l'e-paper riflette la luce ambientale come un foglio di carta. Questa tecnologia è stata inventata nel 1996 da Joe Jacobson, fondatore di E-Ink, ed è attualmente la tecnologia più utilizzata per i più diffusi lettori eBook. (fonte: Wikipedia)
I vantaggi sono una leggibilità ed una esperienza paragonabile a quella della lettura su carta normale (al buio non si legge!) a pari condizioni ed un consumo estremamente ridotto.
Fatta questa premessa... cosa c'entra l'ufficio?
Un terminale "economico" di eBook costa 80/90 euro. Troppo per essere un accessorio alla stregua di un mouse o una tastiera.
Ma un eBook reader da 10 euro potrebbe diventare un accessorio indispensabile. Potrebbe facilmente essere utilizzato per sostituire:
- allegati di una riunione
- manuali , tutorial ed in generale documenti elettronici
- stampe di bozze
- grafici, fussi e disegni difficilmente stampabili su formati A4
Pensiamo ci la prossima volta che stiamo stampando un documento, magari che era in formato cartaceo e che il nostro sistema ECM ha convertito in formato digitale..... E' proprio necessario?
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